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Il recepimento della direttiva UE sul whistleblowing non è ancora stato completato

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Il 17 dicembre 2022 era la scadenza ufficiale per il recepimento della direttiva sulla protezione dei segnalanti da parte dei 27 Stati membri dell’UE. Solo otto Paesi hanno adottato la legislazione in tempo e, a più di un anno dalla scadenza, solo 17 hanno approvato nuove leggi.

Procedure di infrazione

Nel luglio 2022, la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro 15 Stati membri. Si tratta di una richiesta formale di conformità alla direttiva dell’UE. Il Paese in questione deve anche informare la Commissione delle misure adottate, entro un termine stabilito (di solito due mesi). Una seconda richiesta è stata inviata nel settembre 2022 a quattro Stati membri, per non aver comunicato quanto fatto per il pieno recepimento della direttiva.

Stati membri deferiti alla Corte di giustizia

Otto Stati membri non hanno fornito risposte soddisfacenti alle richieste formali: Germania, Lussemburgo, Polonia, Ungheria, Estonia, Italia, Repubblica Ceca e Spagna. Di conseguenza, a febbraio la Commissione europea ha deciso di deferirli alla Corte di giustizia europea per mancato recepimento e mancata notifica delle misure nazionali di recepimento della direttiva sugli informatori.

Sanzioni finanziarie

Se un Paese dell’UE non comunica in tempo le misure di attuazione delle disposizioni di una direttiva, la Corte di giustizia può decidere di imporre sanzioni. Se la Corte ritiene che un Paese abbia violato la direttiva UE, le autorità nazionali devono agire per conformarsi alla sentenza. Inoltre, se il Paese non riesce a correggere la situazione, può essere rinviato alla Corte. Quando un Paese viene deferito alla Corte per la seconda volta, possono essere imposte sanzioni finanziarie sotto forma di una somma forfettaria e/o di un pagamento giornaliero.

Nuove leggi sulla protezione degli informatori

Un altro Stato membro, nello specifico la Spagna, ha approvato una nuova legislazione sulla protezione dei segnalanti solo un giorno dopo essere stato deferito alla Corte di giustizia. Con l’approvazione della legge 2/2023, saranno previste sanzioni fino a un milione di euro per chi si attua ritorsioni sui segnalanti. La Spagna è diventata il 18° Paese ad attuare la direttiva.

La Germania, invece, non è riuscita a raggiungere il traguardo. Il progetto di legge sulla protezione degli informatori è stato approvato dal Gabinetto federale nel luglio 2022 e approvato dal Bundestag a dicembre. Dopo essere stata respinta dal Consiglio federale, la legge non potrà entrare in vigore ad aprile come previsto. Le argomentazioni presentate al Bundesrat contro il progetto di legge riflettono principalmente l’opinione che la legge comporterebbe un onere eccessivo per le piccole e medie imprese.

Il progetto di legge tedesco passerà ora al comitato di mediazione per apportare modifiche alla legge e riflettere un accordo di compromesso.

Per saperne di più sulle leggi nazionali in materia di whistleblower, consultare il sito.

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